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Da New York al Centro Cinema San Biagio
L'Occhio di Palmas sulla Dolce Vita
In mostra 30 scatti del grande fotografo

CESENA – A quasi un anno dalla prestigiosa esposizione di New York, anche il Centro cinema San Biagio ospita la mostra fotografica di Giuseppe Palmas, “Dolce vita & Neorealismo” curata dal figlio Roberto. Un trentina di foto nel complesso scattate tra il 1950 e il 1960, dieci sull’epoca del Neorealismo, venti sul costume della Dolce Vita, esposte nella galleria dell’Immagine del San Biagio, da oggi 11 febbraio sino al 14 marzo.

E’ questo il secondo omaggio, dopo quello del ’95, che Cesena dedica all’esimio fotoreporter e concittadino prematuramente scomparso nel 1977 a 59 anni, autore di immagini significative degli anni a ridosso del boom economico. Non solo immortalò dive, starlet, personaggi, ma tracciò un’immagine profonda nella realtà di un dopo guerra ancora difficile per molti. Documentando in modo significativo e con stile elegante, una parte di storia italiana. “In quegli anni emersero nuovi fotografi provenienti dal mondo della cronaca – sottolinea Antonio Maraldi del San Biagio – fotografi che sullo scatto esaltavano le proprie peculiarità con sintonia d’intenti. Nasceva il mestiere di “rubare” la foto, cosa che per Palmas significò inseguire la cronaca e lo spettacolo, non lo scandalo”.

Il nome di Giuseppe Palmas comincia ad essere sempre più diffuso nel settore della cultura espositiva e fotografica, sia per l’interessamento con cui il figlio sta valorizzando l’opera paterna; sia, e non di meno, per l’abilità dello stesso Roberto di avvalersi, per la diffusione dell’archivio Palmas, della moderna tecnologia di Internet. “L’archivio comprende più o meno 80 mila foto – dice il figlio – attualmente ne ho numerate 4500 mentre nel sito www.fotopalmas.com ne abbiamo già inserite 2200, per chi desidera anche in vendita”. Attraverso una semplice e- mail Roberto è stato contattato dalla Soho Photo Gallery di Tribeca a New York (quartiere centrale dove De Niro ha un ristorante e la casa di produzione) arrivando così ad esporre nella “Grande mela”.

In seguito al contatto col sito www.ebay.it a Denver ha poi “arredato” un ristorante italiano con foto del padre; è stato contattato dalla casa editrice francese Assouline per realizzare un volume sulla Dolce vita. Curioso è l’interessamento della Ricordi Arte per stampare poster e cartoline di foto Palmas. Un altro importante accordo è stato siglato con Photology, galleria milanese specializzata nella commercializzazione fotografica. Non solo; con sorpresa la famiglia Palmas ha scoperto una decina di immagini di Giuseppe inserite nel prestigioso volume “A flash of art” dedicato agli anni 1953-’73. La mostra relativa, ospitata a Mosca, arriverà a Roma quest’anno.

Fra le curiosità, Roberto Palmas è stato contattato nei giorni scorsi da giornali e riviste per foto del padre a Delia Scala, mentre Maurizio Costanzo lo ha sollecitato ad inviargli una foto, con il grande Totò al fianco del conduttore. Sono molteplici i temi affrontati da Palmas con lo scatto, così come i personaggi che ha fotografato, sebbene siano le immagini dei divi di allora a restare più impresse: “Erano davvero tanti i personaggi che passavano da casa nostra – ricorda la moglie Alda Amadori – Guareschi fu addirittura padrino di mia figlia Daniela. Si divertivano a scambiarsi episodi campanilistici. Ma erano di casa anche Claudio Villa, Walter Chiari, Fred Buscagliene…”. Fra gli incontri più interessanti, la signora Alda non dimentica quello con lo scià di Persia Reza Palhevi: “Ci ospitò a Cap d’Antibes. Erano diventati amici dopo che Giuseppe aveva avuto l’esclusiva fotografica sull’aereo dello scià”. Tante le belle donne immortalate, anche quando non erano nessuno. Come una giovanissima Sophia Loren: “Tornò a casa e mi disse: ho fotografato una ragazza bellissima, secondo me farà strada”.
La mostra si correda di un catalogo bilingue in bianco e nero, il colore preferito da Palmas per le sue foto, dal costo di 15 euro.
Gli orari d’apertura sono quelli del Centro cinema; di giorno dalle 8,30 alle 13,30, di sera dalle 20.

Claudia Rocchi

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