Fuori
campo, il riposo dell'atleta
di
Lorenzo Baldacchini (ex Direttore della Biblioteca Malatestiana di Cesena)
Tra i tanti soggetti da fotografare quello dello sport e dei suoi campioni
forse non era il preferito da Giuseppe Palmas. Tuttavia nel suo imponente
archivio non mancano le foto che ritraggono calciatori, ciclisti, atleti,
nuotatori, tennisti, pugili, piloti ecc. Ma non si tratta quasi mai di
foto realizzate durante eventi sportivi degni di rilievo. Palmas - che
ebbe in gioventù trascorsi sportivi in atletica leggera e perfino
nel calcio - non si specializzò mai nel ritrarre l'evento, l'azione
sportiva. Probabilmente questa dimensione non lo interessava neppure tanto.
Almeno così pare di capire dalle sue foto. Sembra invece più
attento al ritratto, alla posa, al servizio fotografico classico da pubblicare
non tanto sulla stampa sportiva, anche se non mancarono nella sua carriera
collaborazioni in tal senso, quanto sul rotocalco di costume.
Così
nell'archivio Palmas le foto che ritraggono momenti di vere e proprio
gare, sportive non sono molte. In una di queste, non del tutto riuscita
peraltro, vediamo Livio Berruti vittorioso
al traguardo nello Stadio Olimpico di Roma, ma non si tratta della
mitica finale dei 200 m. delle Olimpiadi del '60, bensì di
una gara dell'anno precedente, nel corso dei campionati assoluti
di atletica leggera (11 settembre 1959), quasi una prova generale
del suo trionfo. Altre si riferiscono ad allenamenti o ad eventi
nei quali il fatto agonistico si mescola alla cronaca mondana o
di costume, come quelle che ritraggono gli attimi precedenti l'inizio
della prima partita del campionato di calcio 1951 -'52. Le foto
mostrano una giovanissima Delia
Scala insieme a Silvio
Piola (alla
fine della carriera) e a Bonomi rispettivamente capitani del Novara
e del Milan, e dell'arbitro Agnolin. Sarà l'attrice a dare
simbolicamente il calcio d'inizio della partita tra la squadra
di casa (il Novara) e i campioni d'Italia del trio Gre-No-Lì che
alla fine prevarranno di misura per 2-1.
Pure
dei preliminari di una gara sembra essere la foto che ritrae
Gino Bartali alla partenza del Giro
di Lombradia del 1950. Ma nella
maggior parte di queste foto le dimensioni nelle quali sono ritratti
campioni e personaggi dello sport sono quelle familiari, domestiche
o del relax vacanziero e dello svago. Una prima serie infatti ritrae
i campioni in famiglia, alcune sono scattate durante le vacanze natalizie,
e non ci pare un caso che siano di anni particolarmente austeri e
un po' perbenisti come i primi Cinquanta. Tra gli altri riconosciamo
i calciatori Silvio Piola (di nuovo), l'ungherese Stefano
Nyers (Inter),
Riccardo Carapellese, i danesi John Hansen e Karl Aage Praest (Juventus)
e perfino Nicolò
Carosio, la voce radiofonica del calcio di quegli anni.
C'è
poi una serie che mostra i campioni in allenamento o relax durante i ritiri
e prima o dopo la gara. Fiorenzo
Magni, Antonio Bevilacqua e di nuovo
Gino Bartali sono fotografati ad Arona in albergo nel settembre del '51.
L'onnipresente Bartali e Fausto
Coppi alle selezioni per i campionati
mondiali nell'agosto del '53. Nel febbraio dello stesso anno tre calciatori
della Roma sono ripresi nello Stadio Torino in allenamento:con Nyers (che
nel frattempo ha cambiato squadra) sono il campione del mondo del '50
l'uruguayano Alcide Ghiggia e Carlo
Galli. Le due giovani tenniste, destinate
ad una lunga rivalità, Lea
Pericoli e Silvana Lazzarino, sono immortalate
rispettivamente in allenamento e prima di un incontro, in occasione degli
Internazionali d'Italia del '54 al Foro Italico a Roma.
Le
Olimpiadi di Roma del 1960 hanno sicuramente rappresentato un salto di
qualità nel rapporto tra la società italiana e lo
sport soprattutto per il nuovo ruolo giocato dal mezzo televisivo. Si
ricorda il boom delle vendite di apparecchi televisivi nei giorni precedenti
la finale dei 200 m., vinta - come già ricordato - da Berruti.
Le foto di Palmas, come di consueto, non ci mostrano l'evento tanto atteso
bensì il lavoro preparatorio nei mesi precedenti. Così Livio
Berruti, Abdom Pamich e Paola
Paternoster che parteciperanno alle gare
di atletica leggera si allenano a Formia, mentre i nuotatori Paolo
Pucci,
Paola Saini, Fritz
Dennerlein e Velleda Weschi si preparano alle gare
olimpiche nella piscina del Foro Italico.
Ma
forse la dimensione nella quale Palmas dà il meglio di sè
é quella nella quale riesce a cogliere i campioni fuori dal campo,
magari d'estate in vacanza. In queste foto la Versilia e la riviera romagnola
degli anni Sessanta fanno la parte del leone. Ma abbiamo qualche piccola
anticipazione giànell'estate del '56, con due calciatori dell'Inter
entrambi scomparsi: Nacka Skoglund, ritratto mentre suona la chitarra
a Forte dei Marmi con il complesso di Marino Marini e il portiere Giorgio
Ghezzi in compagnia della valletta di "Lascia o raddoppia" Edy
Campagnoli (che sposerà Buffon, un altro portiere, ma del Milan).
E poi l'asso del volante Manuel Fangio, anch'egli mancato di recente,
in Versilia, John Haynes, centrocampista del Chelsea e della nazionale
inglese a Forte dei Marmi mentre si cimenta alla batteria con Gegè
Di Giacomo, Cesare Maldini e signora a Viareggio (1962), Anton Valentin
Angelillo, croce e delizia di Helenio Herrera, con la sua compagna Ilya
Lopez a Milano Marittima nel luglio del '63, dove troviamo pure Giacomo
Bulgarelli che si diverte con gli amici in attesa di costruire le premesse
dell'ultimo scudetto del Bologna (1963-'64). L'anno successive Palmas
fotografa a Riccione il compianto Edmondo Fabbri curiosamente in compagnia
del noto investigatore privato Tom Ponzi che non gli avrà dato
evidentemente informazioni sufficienti per battere, due anni dopo, la
Corea del Nord.
In
questa aria marina di vacanza Palmas ci trasmette un'atmosfera tipica
degli anni Sessanta. Quando Sante Gaiardoni, medaglia d'oro alle Olimpiadi
di Roma solleva tra le sue braccia la cantante Elsa Quarta, non solo
si sta concludendo la sua carriera, ma sta per finire anche - insieme
con gli anni Sessanta - l'epoca d'oro del fotoreporter.
Lorenzo
Baldacchini
Off
the field, athletes relax
by Lorenzo Baldacchini (former Director, Malatesta
Library, Cesena)
Among
the many subjects to photograph, sports and sportsmen were probably not
Giuseppe Palmas' favorite. Nevertheless his impressive archive contains
many photos depicting soccer players, cyclists, runners, swimmers, tennis
players, boxers, pilots, etc. Yet the photos almost never show the players
during the sporting events which made them famous. Palmas, who in his
youth was active in track and field and soccer, never specialized in portraying
sporting events. Most likely he was not really interested in this dimension.
At least this is what can be understood from his photos. He seems instead
to be more attentive to the portrait, the pose, to the classic photographic
service for publication not so much in the sports press, even though he
also conducted this type of work during his career, as much as custom
rotogravure.
Thus
in Palmas' archive there are actually very few photos which portray moments
of real sporting events. In one of these, unfortunately not of the best
quality, we see the victorious Livio
Berruti at the finish line in the
Olympic Stadium in Rome. Yet the photo is not of his mythic finish in
the 200 meter dash at the 1960 Olympics but rather of a race the previous
year for (campionati assoluti) in track and field (September 11, 1959),
a sort of dress rehearsal of his later triumph. Other photos refer to
training or events in which athletics is mixed with society news or custom
such as those portraying the moments preceding the beginning of the first
soccer championship game of 1951-52. The photos show a very young Delia
Scala with Silvio Piola (at the end of his career) and Bonomi, respective
captains of the Novara and Milan teams, and the umpire Agnolin. The actress
does the symbolic kick-off of the game between her home team (Novara)
and the Italian champions of the trio "Gre-No-Li" who would
eventually prevail by 2-1.
The
photo portraying Gino Bartali also appears to be a pre-race scene just
before the start of the Tour
of Lombardy in 1950. But in most of these
photos the environment in which sports stars or personalities are depicted
is familiar, at home, relaxing on vacation or just having fun. Indeed,
one of the first series depicts sports stars with their families, some
taken during Christmas vacation. The photos do not convey the otherwise
austere and puritanical atmosphere of Italy in the early 1950s. Among
the others we recognize once again the soccer player Silvio
Piola, the
Hungarian player Stefano Nyers (Inter team), Riccardo Carapellese, the
Danes John Hansen and Karl Aage Praest (Juventus team) and finally Nicolò
Carosio, the well-known soccer radio announcer of those years.
Then
follows a series which shows athletes in training or relaxing during breaks
and before or after games. The cyclists Fiorenzo
Magni, Antonio Bevilacqua and once again Gino Bartali are pictured at Arona in a hotel in September,
1951. The omnipresent Bartali and Fausto
Coppi are shown during the trials
for the world championship in August, 1953. In February of the same year
three soccer players are shown in the Turin stadium in training: next
to Nyers (who in the meantime had changed teams) are the 1950 world champions
Alcide Ghiggia from Uruguay and Carlo
Galli. The two young female tennis
players Lea Pericoli and Silvana
Lazzarino, destined to be longtime rivals,
are immortalized in training and before a match respectively, at the 1954
Italian International at Foro Italico in Rome.
The
1960 Olympics in Rome certainly represented a leap in the quality of Italian
society's relationship to sports, mainly thanks to the new role of television
in sports. One can recall the boom in sales of TV sets in the days preceding
the finale of the 200 meter dash, won by the aforementioned Berruti. As
usual Palmas' photos do not show the event itself, but rather the preceding
months' preparation. Thus Livio
Berruti, Abdom Pamich and Paola
Paternoster,
all in track and field, are shown training at Formia, while the swimmers
Paolo Pucci, Paola
Saini, Fritz Dennerlein and Velleda
Weschi are shown
preparing for the Olympic races in the swimming pool at Foro Italico.
Perhaps
Palmas gives his best when he manages to catch athletes off the field,
even on summer vacation. The lion's share of these photos are taken
at Versilia and the Adriatic Riviera in the 1960s. However there are
some even earlier scenes from the summer of 1956, with two soccer players
from the Inter team, both now dead: Nacka
Skoglund, portrayed playing the guitar
at Forte dei Marmi with Marino Marini's band, and the goalkeeper Giorgio
Ghezzi in the company of Edy
Campagnoli, the assistant in
the popular TV game show "Lascia o raddoppia" (she later marries
Buffon, another goalee, but from Milan). And then there is the famous
car racer Manuel Fangio, also recently passed away, in Versilia, and
John Haynes, mid-fielder from Chelsea and the British national team
at Forte dei Marmi while playing the drums with Gegé di
Giacomo,
Cesare Maldini and his wife in Viareggio (1962), Anton Valentin Angelillo,
Coach Helenio Herrera's favorite player, with his friend Ilya Lopez at
Milano Marittima in July, 1963, where we also find Giacomo Bulgarelli
having fun with his friends while waiting for the next season so that
he can win back the championship from Bologna (1963-64). The following
year Palmas photographed the late Edmondo Fabbri, coach of the Italian
national soccer team, in Riccione, curiously in the company of the notable
private investigator Tom Ponzi, who apparently had not given him sufficient
information to avoid being beaten by North Korea two years later.
In
this seaside vacation air Palmas transmits an atmosphere typical of
the 1960s. When Sante Gaiardoni, gold medalist of the Rome Olympics,
lifts up the singer Elsa Quarta in his arms, he is not only finishing
his career, but is also about to conclude the era of the 1960s, and
with it the Golden Age of this photo journalist.
Lorenzo
Baldacchini
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